Breve passeggiata sull’ultima elevazione significativa della dorsale orientale del Monte Sirente con partenza
dalla località Madonna del Carmine, raggiungibile in auto con uno stradello ben tenuto che sale dal centro di
Gagliano Aterno (inizia superato un arco adiacente alla chiesa nella parte alta dell’abitato).
Giunti al termine dell’asfalto, poco oltre un’edicola votiva si trova dello spazio per parcheggiare: ci troviamo
all’inizio del complesso di altopiani e cime minori che separano la Valle Subequana dalla Marsica: zone da sempre
destinate alla transumanza “verticale” e alle coltivazioni agricole, dove sin dall’antichità scorreva la via di
comunicazione più diretta per gli scambi tra i paesi disseminati nei due opposti versanti del Sirente.
Anche in quest’area la tradizione popolare narra di leggende, miracoli e santi di cui si trovano ancora oggi molte
tracce, mete di periodici pellegrinaggi da entrambi i versanti dell’altopiano; la piccola edicola dedicata alla
Madonna del Carmine è uno di questi edificato a ricordo di una salvifica apparizione in cui il demonio venne
scacciato giù per un dirupo generando il sottostante Vallone dell’Inferno, nome terribile a dispetto dei morbidi e boscosi declivi.
L’escursione al Monte San Nicola non si svolge lungo sentieri definiti e la salita è praticamente un libero
girovagare per prati in salita che conducono comunque tutti alla piatta e panoramica cima del Monte Breccialone,
avamposto della nostra meta; solamente lungo la dorsale che scende ripida verso est è presente una sequenza di
alcuni ometti che indica una via peraltro ben intuitiva. Lunghi traversi aiutano a smorzare la pendenza che in
alcuni tratti si fa sentire e consentono alla vista di spaziare verso i vasti territori sottostanti e più oltre le molte cime marsicane.
Giunti sul Breccialone si osserva l’incombente impianto sommitale del Monte San Nicola che da questo versante
appare come vera ed importante elevazione: da qui, superata una sella appena accennata, si attacca la ripida
salita che conduce alla croce di vetta da cui il panorama si amplia ulteriormente.